Vite
La vite è una pianta dalla coltivazione molto diffusa, anche se per la sua coltivazione il terreno deve essere sufficientemente lontano dagli estremi del pianeta, rappresentati da Polo Nord e Polo Sud e lontano dall’Equatore. Si predilige la fascia dal 30° al 50° parallelo e le zone collinari, per evitare il ristagno dell’acqua; inoltre è bene che il terreno sia poco fertile per evitare che una eccessiva vegetazione riduca la concentrazione di aromi e zuccheri utili alla pianta per offrire frutti di buona qualità per il vino. La pianta di vite utilizzata per la produzione del vino affonda le sue origini sin da migliaia di anni prima di Cristo; furono però gli Etruschi, tra l’VIII e il V secolo avanti Cristo, a organizzare per primi le coltivazioni per dare vita alla viticoltura. La pianta di vite è rampicante con tralci più o meno densi in base al territorio di coltivazione; il fusto è contorto e irregolare e il suo frutto, l’uva, può essere bianco o rosso. La pianta di vite è talmente nota in mitologia da avere anche una divinità dedicata: Dioniso (Bacco per i romani), dio della vite e dell’uva, ma anche dio dell’estasi e della libertà e dell’allegria, dell’espressione del corpo e della gioia libidinosa. Probabilmente è proprio questo il ponte che richiama la sua vicinanza alla vite, all’uva: l’euforia, la gioia che la bevanda suscita nel suo bevitore.
Puoi annusare, guardare, osservare, toccare i tralci di vite della nostra collezione botanica; è presente anche nell’opera La testa di Dioniso – sezione.